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Tuscania, come molti dei comuni limitrofi e come tipico di questa zona del viterbese, sorge su alcuni (in questo caso, sette) promontori di roccia tufacea posti tra il fiume Marta e il Fosso Capecchio[5] che dominano, permettendone il controllo, la valle del Marta, che rappresenta un'importante via di comunicazione e transumanza che univa, fin dalla preistoria, il lago di Bolsena con il mar Tirreno, nei pressi dell'attuale Tarquinia.
Lungo la parte occidentale del territorio comunale, verso Arlena di Castro, si estende un'ampia superficie boschiva, con altimetrie che non superano i 300 m.s.l.m, individuato dai toponimi del Pianaccio, Poggio della Madonna, Pian
n seguito a tale avvenimento ebbe inizio per Tuscania un periodo di lento declino che, nei secoli successivi, tenne la città ai margini degli avvenimenti storici più importanti. Tuscania seguì, senza più registrare avvenimenti degni di rilievo, le sorti dello Stato della Chiesa fino all'Unità d'Italia quando, il 12 settembre 1870, il generale Nino Bixio entrò a Tuscania cacciando le guardie pontificie di papa Pio IX. Con l'annessione al Regno d'Italia, cominciò per Tuscania una progressiva ripresa sociale ed economica.
seguito del crollo dell'Impero Romano d'Occidente, Tuscania fu travolta, al pari del resto dell'Italia, da diverse invasioni barbariche venendo successivamente occupata dagli Eruli, dai Goti e dai Longobardi i quali la conquistarono, guidati da Alboino, nel 569, l'anno successivo alla loro discesa in Italia (o, secondo altre fonti, nel 574).
A tale dominazione pose fine, due secoli più tardi, la conquista del regno longobardo da parte dei Franchi di Carlo Magno, nel 774. Pochi anni più tardi, nel 781, con la donazione da parte di Carlo Magno al papa Adriano I, la città entrò a far parte del patrimonio della Chiesa.
Dal 967 al 1066 fu soggetta alla famiglia degli Anguillara, dal 1080 fu poi feudo degli Aldobrandeschi e, successivamente, dei Marchesi di Toscana; nel 1081 venne assediata dalle truppe di Enrico IV, il quale era sceso in Italia a fine marzo a seguito della seconda scomunica inflittagli da papa Gregorio VII (la prima delle quali legata al famoso episodio di Matilde di Canossa).
Dal periodo comunale ad oggi
Tuscania nel 1936
Il terremoto del febbraio 1971 semidistrusse Tuscania, provocando 31 morti, la lesione ed il crollo di molte case ed edifici tra i quali le chiese romaniche di San Pietro e Santa Maria Maggiore che furono successivamente restaurate.delle Rusciare e Poggio PorciaroLo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con decreto del capo del governo del 12 luglio 1929, trascritto nei registri della Consulta Araldica il 13 luglio dello stesso annoSul colle alla fine della passeggiata fuori le mura si trovano la chiesa di S. Maria del Riposo e l'ex convento francescano ora adibito a museo nazionale Etrusco. La chiesa, di impianto benedettino, fu ricostruita in forme rinascimentali alla fine del XV Sec., al tempo in cui era occupata dai padri carmelitani,
Compravenduto
Pubblicazione dati sul compravenduto
tipologia | mq | bagni | locali | prezzo | distanza |
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3 locali | 70 | 1 | - | € 83.000 | 42 m |
palazzina | 100 | 2 | 4 | € 72.000 | 117 m |
3 locali | 75 | 0 | - | € 53.000 | 150 m |
3 locali | 70 | 1 | - | € 85.000 | 383 m |
villa a schiera | 115 | 0 | 3 | € 138.000 | 459 m |
4 locali | 130 | 2 | - | € 126.000 | 815 m |
villa a schiera | 200 | 2 | 4 | € 190.000 | 870 m |
3 locali | 90 | 0 | - | € 130.000 | 1 km |
2 locali | 45 | 1 | - | € 77.000 | 25 km |
2 locali | 40 | 1 | - | € 130.000 | 31 km |